Un Mondo senza Batterie: le Nuove Tecnologie Ci Sono, Mancano le Leggi

Gli uffici commerciali erano a Milano (v.le Tunisia) e la fabbrica in periferia (via Mecenate). Gli fu dato il marchio G.B.C. La G.B.C. aveva circa 300 punti-vendita in tutta Italia, ma nacque il problema di come gestirli in modo efficiente. Venne il momento, dell' unificazione della JCE, e fu organizzato un altro laboratorio, posto nelle vicinanze della G.B.C. Torna alla memoria subito una esperienza con un altro grande gruppo giapponese, la "Sanyo", che nel 1977 acquistò il 34 per cento del capitale azionario (mentre l' altro 66 per cento era nelle mani dei fratelli Emidia e Guido Borghi, figli del fondatore Giovanni, che era stato anche padrone dell' "Ignis"). E nell' agosto dell' 88 si giunge al fallimento e alla nomina di un commissario straordinario, il professor Riccardo Gallo. Ma ben presto subentrarono incomprensioni che portarono alla chiusura degli stabilimenti e al concordato preventivo con cessione di beni, nell' ottobre del 1980 e i tentativi successivi di dare respiro alla fabbrica risultarono tutti inutili. Verso la fine degli anni '20, nell'ambito di questa produzione "pesante", trovò spazio la Fabbrica Apparecchi Radio C.G.E. Verso la fine degli anni '40 la produzione fu spostata a Baranzate, nei dintorni di Milano, negli stabilimenti F.I.A.R.

 

Purtroppo alla cura nel "design" degli apparecchi non corrispose una analoga attenzione alla loro qualità tecnica e funzionale che non si staccò mai dalla mediocrità ed impedì al marchio di conquistare stabilmente quelle fasce di utenza facoltosa disposta a spendere per prodotti esclusivi, ma di qualità. La Sanyo voleva utilizzare la Emerson come testa di ponte in Europa, e soprattutto nella Comunità economica europea, per la commercializzazione dei suoi prodotti. Sezione tecnica dedicata che, dopo un periodo di montaggio e commercializzazione di apparati americani (in particollare il modello R.C.A. 1955: Il modello 7080 W/3 D (mobile giradischi), dal tipico design anni ’50, viene soprannominato "leaning Max", per i le sue gambe oblique. La specializzazione della ditta di vecchia data erano i survoltori Condor, 14 anni fa. Con l' uscita dalla ditta di Pajetta, il marchio divenne Brionvega utilizzato fino alla sua scomparsa sul mercato. Alla ripresa, dopo il conflitto, continuò la politica di produzione indipendente dalla ex casa madre.

 

La scelta di produrre anche per terzi o con marchi diversificati (Euronic, Eurostar, Kosmophon, Phonomatic) rende difficile quantificare la produzione di questa dinamica azienda, nata dalla imprenditorialità di una famiglia mantovana. La produzione del dopoguerra si orienterà anche a piccoli elettrodomestici oltre l’autoradio Ciclone Six. Dal 1965 produrrà anche con il marchio Superla. L'attività iniziò con la produzione di componenti, gruppi e medie frequenze per radioricevitori, per poi passare rapidamente alla costruzione di radioricevitori completi, sia per vendita diretta col marchio Vega (da non confondere con la tedesca Wega con la quale non risultano rapporti), sia per conto terzi. Il marchio Kosmophon fu dedicato a questa tipologia di prodotto. La organizzò così in grande che divenne la piu' importante in Italia. Nel Farellino speciali accorgimenti nel telaio per sistemare un grande altoparlante e manopola unica per sintonia e cambio gamma. Nel suo lavoro di ricerca e pratica su casi di Autismo e Disturbi Globali dello Sviluppo, Greenspan ha introdotto il termine "Disordine Neurologico Multisistemico", per riferirsi a bambini con problemi di comunicazione e comportamenti ripetitivi, ma che possono o hanno il potenziale per entrare in relazione con altri con calore e gioia.

 

Titolo, comunicati dal datore di lavoro per il tramite del servizio di prevenzione e protezione. 4. Il datore di lavoro provvede inoltre affinché gli impianti, i contenitori, gli imballaggi contenenti agenti cancerogeni o mutageni siano etichettati in maniera chiaramente leggibile e comprensibile. Costituiscono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. ’attrezzatura e ripresa la costruzione degli apparecchi radio. C.G.E. nasce a Milano (1921), come filiale italiana della General Electric americana, per la costruzione di macchine elettriche di ogni tipo e potenza (motori, alternatori e trasformatori). O.C., a tre valvole (ECH4, EBL1, WE54 o AZ1) con diverse alternative per facilitare l'apprendimento della radiotecnica pratica, anche dai neofiti. C.G.E. commercializzò (presumibilmente negli anni '40) anche un ricevitore "Radiomeccano" (completo di mobile) in scatola di montaggio, per auto-costruirsi una supereterodina O.M.

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